Nel frattempo, l'EUCD è stata implementata in tutti i paesi membri dell'Unione Europea. Queste pagine sono comunque mantenute in linea per la consultazione.
EUCD - Estensioni dannose al diritto d'autore
Nel dicembre 1996, a Ginevra, il Trattato WIPO (Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale, ndt) sul Copyright, è stato firmato dalla maggior parte (se non tutti) dei Paesi "sviluppati". Firmando questo trattato tali nazioni si sono compromesse il diritto di cedere il diritto all'uso di un'opera sottoposta a copyright in favore dell'adozione delle protezioni elettroniche, indipendemente dall'efficacia di queste ultime.
Oggigiorno stiamo cominciando a vedere gli effetti di tale genere di legislazione. Il "Digital Millennium Copyright Act" (DMCA) statunitense e la "European Union Copyright Directive" (EUCD; letteralmente Direttiva sul Copyright dell'Unione Europea, ndt) tramutano in legge effettiva il trattato del WIPO. Questo documento parla degli effetti di tali leggi e indica alcune risorse collegate.
I rischi di tale tipo di legislazione sono:
- Monopoli sui formati di file - Questo è un problema che preoccupa le biblioteche. La possibilità di controllare a tutti gli effetti un formato di file, significa che ogni formato di e-book avrà il proprio programma per visualizzarlo, e sarà leggibile solo dal programma prodotto da una determinata azienda. Garantire nel tempo (magari decenni) l'accesso a tutti questi tipi possibili di programmi significa dover mantenere un livello di formazione del personale che oggi come oggi le biblioteche non si possono permettere, per non parlare poi dei costi propri dei programmi che serviranno agli utenti della biblioteca.
- Interoperabilità - Se non è possibile usare e condividere strumenti per analizzare i protocolli, dal momento che essi possono essere usati per aggirare inefficaci misure tecnologiche, non sarà possibile far funzionare insieme due sistemi a meno che entrambi i produttori non pubblichino le specifiche dei protocolli che utilizzano. Conoscendo la tendenza attuale dei produttori di software proprietario, che consiste nell'intrappolare i clienti all'interno del proprio sistema, possiamo dire che lo scenario prima disegnato non sia realistico.
- Insicurezza - Negli ultimi anni il movimento della "full disclosure" (che predica il raggiungimento di un buon grado di sicurezza dei sistemi attraverso la pubblicazione tempestiva di tutti i bachi dei sistemi e relativi dettagli, ndt) ha migliorato notevolmente il grado generale di sicurezza dei sistemi informatici. Ciò è stato possibile costringendo i produttori a correggere le vulnerabilità attraverso la pubblicazione delle vulnerabilità stesse, perfino se esse non fossero state corrette in un margine di tempo limitato. Per evitare problemi di immagine, i produttori hanno cominciato a correggere in pochi giorni problemi che un tempo avrebbero visto la soluzione in mesi o addirittura anni. Con tale legislazione, una vulnerabilità che permette l'aggiramento delle misure di protezione dei diritti non può nemmeno essere pubblicata. Ciò significa impedire di fatto la "full disclosure" e tutti i vantaggi ad essa connessi.
- Libertà di Parola - Permettendo ai detentori del copyright di definire i termini di utilizzo si un'opera e proteggendo tutte le misure prese da tali detentori per rendere effettivi i termini di utilizzo, si può arrivare perfino a limitare diritti basilari come la libertà di parola. L'esempio più recente è l'ultima licenza di Microsoft Frontpage 2002 (End-User License Agreement - EULA) che vieta l'uso di tale software per creare siti che critichino Microsoft o le ditte affiliate.
Legislazione
I pezzi di legislazione che seguono alla lettera il Trattato sul Copyright WIPO sono:
- Digital Millennium Copyrigth Act (USA)
- European Union Copyright Directive (EU)
- Copyright Amendment (Digital Agenda) Act 2000 (AU)
Analisi della Legislazione
Tali leggi sono già state analizzate da professori di giurisprudenza, esperti ed altri. Ecco alcuni esempi di tali analisi:
- Un'analisi di un professore di legge olandese..
- Estensioni al Copyright che minacciano il Software Libero in Europa
Organizzazioni contro le estensioni al copyright
Alcune organizzazioni hanno compreso l'impatto di un simile genere di leggi e si sono pronunciate in merito:
- Association for Computer Machinery
- Electronic Frontier Foundation
- Commenti di EBLIDA sulla Direttiva sul Copyright - European Bureau of Library, Information and Documentation Associations, The European Consumers' Association, European Association of Consumer Electronics Manufacturers, European Blind Union, European Disability Forum, International League of Societies for Persons with Mental Handicap - European Association