La Libertà del Router messa a rischio dalle nuove regole europee
Dal prossimo 21 giugno un nuovo insieme di regole guiderà l'implementazione della Libertà del Router in Europa. L'internazionalizzazione delle regole da parte dei 27 stati membri UE affronterà sfide che potrebbero avere conseguenze negative per la Libertà del Router. La FSFE ha contribuito a molti miglioramenti delle linee guida e terrà monitorato il loro rispetto.
La pandemia COVID-19 ci mostra quanto le persone dipendano da Internet per il loro lavoro e la vita personale. Nei tempi del lockdown, quando le persone hanno bisogno di stare a casa e lavorare da remoto, tutto il traffico internet, i dati criptati, le interazioni commerciali e di lavoro, passano attraverso i router personali. Fin dal 2013, la FSFE si è retta in difesa della Libertà del Router in Europa con eccezionali risultati in Germania, e con effetti anche oltre i suoi confini. Ora, un nuovo insieme di regole, che la FSFE ha contribuito a migliorare, guiderà l'implementazione della Libertà del Router in Europa. Riassumiamo i positivi risultati, così come le sfide a cui andiamo incontro.
Il quadro giuridico della Libertà del Router
In Europa, la Libertà del Router è regolata da tre gruppi di regole. Il primo proviene dal Regolamento sulla neutralità della rete (Regolamento (UE) 2015/2120), il quale stabilisce che le persone sono libere di scegliere il proprio apparato digitale. Il secondo gruppo è costituito dalle nuove linee guida sulla posizione del punto finale di rete (NTP, Network Termination Point), abbozzato dall'Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (BEREC, Body of European Regulators for Electronic Communications). Le leggi nazionali e i relativi atti amministrativi comporranno il terzo gruppo. Queste regole dovranno essere implementate localmente dalle Agenzie Garanti dei Regolamenti (NRA, National Regulatory Agencies), in accordo con il Regolamento sulla neutralità della rete e le linee guida sull'NTP sopra menzionati.
Le linee guida sull'NTP hanno l'obiettivo di fornire una guida alle NRA per determinare se nella loro giurisdizione il modem/router appartiene agli utenti o agli Internet Service Provider (ISP). In marzo, BEREC ha pubblicato la versione finale del testo, dopo una pubblica consultazione nel novembre 2019, nella quale la FSFE ha preso parte. Le linee guida avranno effetto a partire dal 21 giugno 2020, e si suppone che le NRA debbano tenere estremamente conto di queste linee guida quando definiranno la posizione dell'NTP.
«La FSFE apprezza gli sforzi del BEREC per fornire un insieme di principi per determinare il punto finale di rete (NTP). Ma, per via di termini non chiari nelle linee guida, della mancanza di un obbligo ad impegnarsi da parte delle NRA, e di comportamenti scorretti degli ISP, l'implementazione della Libertà del Router da parte dei 27 stati membri dell'Unione Europea sarà impegnativa. Il compito della FSFE sarà quello di monitorare la conformità delle implementazioni e di riportare le pratiche illegali», dice Max Mehl, responsabile del programma della FSFE.
Il contributo della FSFE
La versione finale delle linee guida sull'NTP ha portato cambiamenti chiarificatori ed esplicativi. Fondamentalmente, BEREC ha mantenuto la proposta originale presente nella bozza, per dare alle NRA la possibilità di scegliere fra tre differenti posizioni del punto finale di rete:
- L'NTP è nel punto A. Questo significa che sia il router che il modem sono sotto il controllo dell'utente, che può scegliere il dispositivo da utilizzare, sia quello raccomandato e fornito dall'ISP che uno di terze parti. Il risultato è la Libertà del Router.
- L'NTP è in B. Questo significa che il modem (il dispositivo che si connette all'ISP) sarà parte della rete dell'ISP, ma router o media box aggiuntivi saranno nella sfera d'uso dell'utente. Non raccomandiamo questa configurazione perché avrebbe un impatto negativo sulla rete locale dell'utente, ostruendo la Libertà del Router.
- L'NTP è in C. Questa è l'opzione più restrittiva, dal momento che il modem e il router (o un dispositivo unico combinato) sarebbero sotto il solo controllo dell'ISP. Questa disposizione nega del tutto la Libertà del Router, poiché gli utenti non hanno il diritto di utilizzare il proprio dispositivo.
Anche se la FSFE ha argomentato che solo il punto A può garantire la Libertà del Router, BEREC ha mantenuto la possibilità di avere l'NTP in tre differenti configurazioni. Ciononostante, abbiamo avuto una positiva influenza, insistendo sulla necessità di tenere la Libertà del Router come principio cardine nella definizione dell'NTP. Di seguito riportiamo i cambiamenti chiave e le reazioni alle osservazioni della FSFE:
- BEREC ha ritoccato il testo ufficiale adattandolo alla nostra posizione, per cui il punto A dovrebbe essere la norma nel determinare l'NTP. Ha chiarito il fatto che debba esistere una necessità tecnologica obiettiva se una NRA vuole fissare l'NTP nei punti B o C, negando di conseguenza la Libertà del Router.
- BEREC ha esplicitamente riconosciuto la nostra argomentazione in cui sosteniamo che non è possibile trovare un caso reale di incidente con la Libertà del Router per cui è possibile giustificare la violazione del Regolamento sulla neutralità della rete. L'esperienza dal 2016 in Germania, dove l'NTP è al punto A, è un positivo esempio di come i dispositivi scelti dagli utenti finali non causano danni tecnici all'ISP.
- BEREC è stato esplicitamente concorde con noi sul fatto che, posizionare l'NTP al punto A, contribuirebbe nel miglior modo all'innovazione e alla competizione nel mercato dei modem/router.
- BEREC ha riconosciuto i nostri commenti dove indicavamo che liberalizzazione del mercato del modem/router non ha causato danno alla rete pubblica. BEREC ha quindi chiesto agli ISP e ai produttori di lavorare insieme, invece di cercare di creare un falso senso di sicurezza isolando la rete pubblica.
- BEREC ha riconosciuto le nostre argomentazioni a riguardo dell'NTP nei punti B o C, dove potrebbere essere seriamente compromessi il pieno controllo digitale dell'utente, la protezione dei dati e l'impronta ecologica, ed aumenterebbero di molto i costi di passaggio ad altro ISP per l'utente finale.
Le future sfide per la Libertà del Router
Nonostante gli sforzi fatti da BEREC per ponderare attentamente le possibili differenti posizioni dell'NTP e per accettare i suggerimenti dei diretti interessati, permangono comunque alcune minacce che potrebbero avere un impatto negativo per la Libertà del Router in Europa. Queste minacce sono costituite dai termini vaghi utilizzati nelle linee guida, che causeranno discrepanze nelle implementazioni nazionali, dalla mancanza di un serio impegno da parte delle NRA per proteggere la libertà del Router, e dal comportamento scorretto degli ISP.
Il potere discrezionale delle NRA per definire "tecnologicamente necessario"
Le linee guida sull'NTP concedono alle NRA il potere discrezionale di decidere dove ci sia una "obiettiva necessità tecnologica" perché i router siano parte della rete dell'ISP. Permettere alle NRA di decidere la posizione dell'NTP basandosi su una "necessità tecnologica", apre un pericoloso precedente per una discrezionale e scorretta interpretazione delle linee guida. Se da una parte la necessità di posizionare l'NTP nel punto C sarebbe molto difficile da dimostrare, dall'altra l'influenza politica ed economica potrebbero facilmente scavalcare la soglia molto alta di queste necessità, per poter avere almeno il modem sotto l'ISP (punto B), causando nel caso seri danni alla Libertà del Router degli utenti. In aggiunta, la decisione delle NRA di determinare una "necessità tecnologica" sarebbe difficile da contrastare, forse solo tramite canali giuridici.
La mancanza dell'impegno delle NRA di proteggere la Libertà del Router
Un recente studio ha dimostrato che le NRA sono state estremamente conservative nell'applicare le sanzioni per le violazioni della neutralità della rete. Peggio ancora, alcune nazioni, come l'Irlanda e il Portogallo, hanno completamente fallito nello stabilire sanzioni contro gli ISP non conformi. Altre NRA hanno impostato le loro multe ad un valore molto basso, che di certo non previene gli ISP dal violare nuovamente la Libertà del Router. Grandi ISP in Europa hanno introiti annuali a nove zeri e anche più. Per essi, una multa da quattro a sette zeri non è né dissuasiva né un effettivo deterrente per impedire una attività economicamente lucrativa. In sostanza, la Libertà del Router può essere facilmente violata dagli ISP senza alcuna effettiva contromisura da parte delle NRA.
La barriere "soft" e "hard" imposte dagli ISP
Come abbiamo sperimentato in Germania, gli ISP sono molto creativi nell'imporre i loro router ai clienti, creando barriere che possono bloccare completamente la Libertà del Router. Le chiamiamo barriere "soft" quando gli ISP non impediscono ai clienti, tramite clausole contrattuali, di utilizzare il loro router privato, né omettono informazioni essenziali per la configurazione del router (i dati di login), ma tentano comunque di persuadere i clienti a non usare router di terze parti, senza farsi alcuno scrupolo sulle argomentazioni portate e i metodi usati. In molti casi, queste pressioni sono sufficienti per impaurire le persone, allontanandole della Libertà del Router. Talvolta, gli ISP oltrepassano i limiti e creano barriere "hard" per i clienti: quando, ad esempio, gli ISP impongono limiti contrattuali, non forniscono i dati necessari per il login, o si rifiutano di dare supporto tecnico.
Aiutaci a monitorare il futuro della Libertà del Router in Europa
La FSFE continuerà a monitorare da vicino i nuovi sviluppi della Libertà del Router in Europa. Le nuove linee guida sull'NTP, dovranno essere applicate dalle NRA di 27 differenti paesi, il che porterà certamente a molte discrepanze nell'implementazione. I prossimi sei mesi saranno essenziali per capire se l'approccio delle NRA sarà a beneficio o a svantaggio della Libertà del Router. La nostra esperienza a lungo termine nel difendere i diritti degli utenti di scegliere i loro apparati, e il rivoluzionario successo ottenuto in Germania, ci permette di essere nella posizione di continuare ad essere i maggiori difensori della Libertà del Router.
Ma un impegno a lungo termine come questo è possibile solo con il tuo aiuto. Puoi fare la differenza unendoti come sostenitore e quindi creare un solido sostegno alla Libertà del Router! Come puoi notare, c'è ancora molto da fare.